Riordino Gioco Online: Confesercenti Appoggia Rinvio Decreto che Vieta Ricarica Conti Con Contanti

Come si apprende da Agimeg, il Decreto Legislativo sul riordino del gioco online è stato oggetto di un recente rinvio in quanto alcune delle disposizioni previste rischiano di danneggiare parte degli operatori del settore.

Di seguito vedremo riordino gioco online: Confesercenti appoggia rinvio Decreto che vieta ricarica conti con contanti nei punti vendita.

Più specificatamente, il provvedimento che vieta le ricariche in contanti presso i punti vendita fisici è stata criticato da Confesercenti perché escluderebbe questi esercizi commerciali da un business redditizio ed integrato con i giochi online.

Il recente rinvio del Decreto Legislativo sul riordino del gioco online, secondo Confesercenti, è un passo necessario.

La critica di Confesercenti al nuovo provvedimento

La misura, inaspettatamente, impone che le ricariche dei conti presso i punti vendita fisici (come negozi e tabaccherie) avvengano esclusivamente tramite pagamenti elettronici.
Questo regolamento potrebbe escludere questi rivenditori dallo sviluppo dell'integrazione tra giochi online e reti di vendita al dettaglio, nonostante l'attuale sistema sia completamente tracciabile.

Infatti gli esercenti verificano l'identità del giocatore tramite documento d’identità e forniscono un PIN per le ricariche in contanti, garantendo la tracciabilità. L’eliminazione delle ricariche con contante rischia di spingere le transazioni verso piattaforme meno tracciabili e potenzialmente illegali.

Se consideriamo poi i recenti fatti di noti calciatori che hanno consegnato i loro contanti a intermediari per scommesse illecite, le preoccupazioni in merito sono sostanzialmente realistiche.
Il segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni, ha criticato il provvedimento considerandolo come ostruzionistico che prende di mira ingiustamente le transazioni in contanti come segno di evasione fiscale.

Una situazione paradossale, insomma, che si verifica in quanto la nuova norma si oppone al processo esistente che offre ai giocatori un'alternativa alle ricariche online, che sono sempre elettroniche.
La normativa è ancora più sconcertante se si considera che la Legge di Bilancio consente a questi esercizi commerciali di agire come bancomat, offrendo prelievi di contanti. Confesercenti sollecita quindi la cancellazione di questa disposizione contenuta nel Decreto.

Le parole del Segretario Generale Confesercenti sul Decreto che vieta la ricarica dei conti con contanti

Come afferma Mauro Bussoni, Segretario Generale Confesercenti. “Da un lato, infatti, con ‘il punto vendita ricariche’ si vuole offrire al giocatore un’alternativa alle ricariche del conto in modalità online, che per loro natura avvengono solo con moneta elettronica.

Dall’altro, tuttavia, tale alternativa di pagamento, peraltro interamente tracciato, è vanificata dalla ingiustificata inibizione dell’uso del contante presso i punti vendita. Un divieto ancora più incomprensibile se si considera che la Legge di Bilancio assegna a questi stessi punti vendita la possibilità di diventare veri e propri ‘bancomat’, permettendo ai clienti di prelevare contanti con il POS.
Ci auguriamo quindi che nel prosieguo dell’iter del Decreto in questione questa previsione venga cancellata”.

La linea di fondo

In questo articolo abbiamo visto riordino gioco online: Confesercenti appoggia rinvio Decreto che vieta ricarica conti con contanti nei punti vendita. Secondo l’Associazione di Imprese è fondamentale garantire la tracciabilità delle transazioni legate al gambling, tutelando al tempo stesso tutti gli operatori del settore senza compromessi.

Vietare le ricariche in contanti rischierebbe solo di spingere alcuni utenti verso piattaforme poco sicure, senza contribuire realmente alla lotta all'evasione fiscale.
Per questi motivi, l'Associazione ritiene necessario rivedere questa specifica disposizione del Decreto Legislativo sul riordino del gioco online. Ciò, al fine di trovare un punto di equilibrio tra tutela dei consumatori, lotta all'illegalità e difesa degli interessi di tutta la filiera commerciale.

Redatto da: Armando Maniscalzi