Scommesse: Presentati Ricorsi per Annullamento Tassa “Salvasport” al Tar del Lazio

Arriva il deposito del ricorso al Tar del Lazio, da parte dei maggiori operatori per richiedere annullamento della Determina di ADM. Da Agimeg si apprende che ad inizio 2023, il provvedimento richiedeva ai concessionari online e terrestri il versamento degli arretrati del prelievo dello 0,5 percento sulla raccolta delle scommesse.

La norma in oggetto, è il decreto Rilancio del 2020, in vigore fino al 31 dicembre 2021 per sovvenzionare il famoso “Fondo Salvasport”. Vediamo nel particolare di cosa si tratta.

Il Decreto Rilancio 2020 e il “Fondo Salvasport”

Come molti ricorderanno, il decreto Rilancio del 2020, in vigore fino al 31 dicembre 2021 finalizzato ad alimentare il “Fondo Salvasport”, chiedeva ad alcuni concessionari di effettuare pagamenti degli arretrati dello 0,5% sulla raccolta delle scommesse.
Questo, in ottemperanza della recente Determina direttoriale dell'Agenzia Accise, Dogane e Monopoli.

Il pagamento degli importi richiesti doveva avvenire entro 180 giorni dalla ricezione della comunicazione, per mezzo del modello F24/Accise. In tal senso, l’ADM aveva precisato che eventuali eccedenze nei versamenti precedentemente effettuati, sarebbero stati utilizzati a estinzione delle somme ancora dovute.

Fin da subito si è delineata la possibilità da parte di alcuni concessionari di presentare ricorso al Tar. Una strada di fatto intrapresa dai maggiori operatori, dato che gli importi da versare potenzialmente potevano raggiungere svariati milioni di euro.
Da precisare che il decreto Rilancio contemplava un limite di versamento di 40 milioni di euro per l’anno 2020 e di 50 milioni per il 2021. Tuttavia, recentemente, la Ragioneria di Stato e la Corte dei Conti hanno asserito che tale limite non esiste.

In più, hanno precisato che il vincolo di destinazione vale solo per gli importi indicati, mentre ciò che è versato in più, è destinato alle casse dell'Erario.

In altre parole, l’ADM guidata da Roberto Alesse, basandosi sull’opinione espressa dalla Ragioneria Generale dello Stato, ha pensato – dopo praticamente 2 anni di distanza - che il prelievo fosse necessario non solo per il “Fondo Salvasport” fino all’ottenimento dei 40 e 50 milioni fissati per legge. Bensì che l’aliquota definita nello 0,5% dovesse essere adottata anche dopo il superamento di queste somme, per essere incassate dall’Erario.

Perciò, i concessionari maggiori si stanno muovendo a contrasto di questa richiesta e da questa valutazione, arriva la scelta di rivolgersi al tribunale Amministrativo del Lazio.
Perciò, il Tribunale Amministrativo del Lazio ha programmato una seduta collegiale per esaminare la richiesta di sospensiva nelle prossime settimane. Tutti i concessionari terrestri e online hanno presentato ricorsi per annullare la Determina dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 5 gennaio 2023 e le note successive, con cui è stato ricalcolato il prelievo “Salvasport”.

Secondo fonti legali, l'ADM ha richiesto un importo complessivo di circa 30 milioni di euro, oltre a quanto già versato nel 2020 (40 milioni di euro) e nel 2021 (50 milioni di euro), a tutti i concessionari regolari con servizi comparabili.

Il Tar del Lazio ha fissato l’udienza collegiale per il 29 marzo 2023

Sempre da Agimeg, apprendiamo che il Tar del Lazio ha fissato l’udienza collegiale per la valutazione della richiesta di sospensiva, in data 29 marzo 2023.
Una situazione che resta delicata data la posta in gioco: come abbiamo detto gli importi da versare potenzialmente possono raggiungere diversi milioni di euro.

Restiamo in attesa di seguire i prossimi sviluppi di una circostanza che può impattare pesantemente sui bilanci dei maggiori operatori scommesse online e tradizionali. Il provvedimento di cui abbiamo parlato, può avere effetti importanti sulle possibilità di spesa attuali e future, così come sulle opportunità di investimento delle suddette società.

Redatto da: Miriana Menighetti