Legalizzazione del Gioco Online in Francia: Entro il 2025 Possibile Realtà

Tra pressioni economiche e crescenti richieste fiscali, la Francia di Michel Barnier sta prendendo in considerazione una mossa trasformativa per legalizzare i casinò online.

Questa iniziativa, se realizzata, potrebbe vedere le piattaforme di gambling digitale regolamentate e operative entro il 2025, segnando un cambiamento significativo nel panorama del gioco del paese che diventerebbe simile a quello già esistente in Italia.

Inizialmente inclusa in una proposta di bilancio del Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'idea è stata temporaneamente accantonata a causa dell'opposizione degli stabilimenti tradizionali. Tuttavia, il governo rimane interessato ai potenziali benefici economici della legalizzazione dei casinò online.

La mossa mira a generare entrate fiscali aggiuntive e combattere il crescente problema del gambling illegale. Ricordiamo ai lettori che al momento in cui scriviamo (novembre 2024), la Francia consente solo scommesse sportive e poker online, mentre classici game come roulette, blackjack sono vietati.

Legalizzazione dei casinò online in Francia: un passo verso la regolamentazione

La legislazione proposta, ancora agli inizi, sarà sottoposta a un dettagliato processo di consultazione per tutto il 2025. Durante questo periodo, legislatori, esperti del settore e parti interessate avranno l'opportunità di esprimere le proprie opinioni.
L'obiettivo è creare un quadro normativo allineato ai modelli utilizzati in altri paesi europei, come Regno Unito, Germania e Italia, che hanno implementato con successo controlli che garantiscono sia la sicurezza dei giocatori che le entrate del governo.

L'autorità di regolamentazione del betting francese, l'Autorité Nationale des Jeux (ANJ), ha evidenziato l'urgente necessità di disciplinamento.
Solo nel primo trimestre del 2023, le piattaforme di gioco senza licenza hanno generato entrate stimate tra 748 milioni e 1,5 miliardi di euro. Queste cifre sottolineano l'immenso potenziale economico di portare questo settore non regolato sotto la supervisione del governo.

L’opposizione dei casinò tradizionali

Nonostante i potenziali vantaggi, la proposta ha incontrato una forte resistenza da parte degli operatori di strutture tradizionali. Gli stabilimenti del gioco francesi, rappresentati da Grégory Rabuel - presidente dell'associazione di categoria Casinos de France - stanno sostenendo un lancio più controllato.

Propongono diritti esclusivi per gestire i siti online durante un periodo di transizione iniziale, sostenendo che questo approccio impedirebbe la monopolizzazione del mercato e darebbe loro il tempo di adattarsi alle piattaforme digitali.
Si stima infatti che la legalizzazione dei casinò online potrebbe portare a un calo del 20-30% delle entrate lorde per le strutture tradizionali, con una perdita potenziale fino a 15.000 posti di lavoro.

In effetti, la legalizzazione del 2010 delle scommesse sportive e del poker online, in cui gli operatori internazionali con ampi database sono entrati nel mercato francese, hanno stabilito rapidamente il predominio e lasciato gli operatori locali in difficoltà per competere.

Consultazioni e coinvolgimento del pubblico

Per affrontare queste preoccupazioni e garantire un approccio equilibrato, le consultazioni pubbliche programmate per il 2025 includeranno una vasta gamma di partecipanti.
Professionisti sanitari, operatori del gioco, gruppi di difesa e altre parti interessate collaboreranno per valutare i potenziali vantaggi e rischi della legalizzazione dei casinò online. Queste discussioni guideranno lo sviluppo di una bozza di legge da presentare all'Assemblea nazionale.

Le questioni chiave da affrontare durante le consultazioni includono misure per prevenire la dipendenza dal gambling, meccanismi per la riscossione delle imposte e strategie per ridurre al minimo l'impatto delle piattaforme senza licenza. Coinvolgendo tutte le parti interessate, il governo mira a creare una politica completa che soddisfi sia gli obiettivi economici che sociali.

Una soluzione alle sfide economiche

I fautori della legalizzazione dei casinò online in Francia sostengono che potrebbe rappresentare una soluzione tempestiva alle difficoltà economiche del paese. Oltre a generare entrate, la regolamentazione potrebbe creare posti di lavoro, stimolare l'innovazione tecnologica e migliorare la tutela dei consumatori nel settore del gioco.
Inoltre, un quadro giuridico fornirebbe ai player l'accesso a siti che rispettano rigorosi standard di correttezza e trasparenza.

La linea di fondo

Se il processo di consultazione francese procede come previsto, una bozza di legge potrebbe essere presentata all'Assemblea nazionale entro la fine del 2025. Questa tempistica offre sufficienti opportunità di perfezionamento e dibattito, assicurando che la legislazione finale rifletta gli interessi di tutte le parti coinvolte.
I casinò online legalizzati potrebbero rappresentare un nuovo capitolo per la Francia, allineando il paese ai suoi vicini europei e affrontando al contempo le urgenti esigenze economiche. Tuttavia, trovare un equilibrio tra crescita del mercato, sicurezza pubblica e competizione regolare, sarà preoccupazione cruciale per il successo della proposta.

Entro la fine del 2025, la Francia potrebbe unirsi alla crescente lista di nazioni che sfruttano i casinò online regolamentati per dare impulso alle proprie economie, segnando una nuova era per l'industria del gioco nel paese.

Infatti, la considerazione della Francia sulla legalizzazione del gioco online rispecchia una tendenza più ampia in tutta Europa. Nazioni come Italia, Svezia e Paesi Bassi hanno istituito mercati del gioco online regolamentati, dando priorità alla tutela dei consumatori e sfruttando flussi di entrate significativi.
Dato che l'aumento dei siti di betting senza licenza in Francia è un'opportunità mancata per le entrate fiscali ed espone il pubblico a rischi, è sempre più evidente che un mercato regolamentato fornirebbe un'alternativa più sicura e affidabile per i giocatori francesi.

Redatto da: Miriana Menighetti